Beato Bernardino da Fossa Francescano
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Fossa (L’Aquila), 1421 - L’Aquila, 27 novembre 1503
Martirologio Romano: All’Aquila, beato Bernardino da Fossa (Giovanni) Amici, sacerdote dell’Ordine dei Minori, che predicò la fede cattolica in molte province d’Italia.
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Il suo nome era Giovanni Amici e nacque nel 1421 a Fossa (L’Aquila); di intelligenza vivissima, primeggiò negli studi che si potevano frequentare allora, si addottorò in Giurisprudenza a Perugia ed a 21 anni entrò tra i Frati Minori dell’Osservanza della stessa città nel 1445, cambiando il nome di Giovanni in quello di Bernardino, al quale come era consuetudine di molti Ordini religiosi, venne aggiunto il luogo di nascita, così diventò Fra’ Bernardino da Fossa, ma è conosciuto anche come Bernardino da L’Aquila.
Dotato di spiccate doti organizzative, spirituali e di guida, gli furono affidati vari incarichi nei conventi francescani di Gubbio, Stroncone e altri, sempre nell’Umbria; da lì passò negli Abruzzi, risiedendo specialmente nella sua città de L’Aquila. La sua competenza ed istruzione lo portarono a salire man mano, nelle responsabilità all’interno dell’Ordine Francescano; fu Superiore Provinciale nella sua regione dal 1454 al 1460 e dal 1472 al 1475; poi in Bosnia e Dalmazia dal 1464 al 1467. Fu Procuratore Generale dell’Ordine nella Curia Romana dal 1467 al 1469; prese parte ai Capitoli Generali dell’Ordine che si tennero dal 1452 al 1467 in varie città: L’Aquila, Assisi, Milano, Roma, Mantova. Sembra che rifiutò due volte la sede vescovile de L’Aquila. Dotto e convincente predicatore, dopo tanti secoli e ancora ricordata la predicazione quaresimale tenuta a Sebenico in Dalmazia nel 1465. Fu anche un saggio e fecondo scrittore; i suoi scritti furono storici e teologici, dei quali la maggior parte sono rimasti inediti; il nipote Antonio Amici che fu anche suo biografo, ne pubblicò alcuni nel 1572, oggi di grande valore per l’estrema rarità degli esemplari conservati. Non è possibile elencare qui i numerosi titoli di tutti quelli pubblicati nelle varie edizioni a partire dal 1572; quelli non pubblicati cioè “Centurio” (201 sermoni), “Quodlibetum” (145 sermoni), “Quaestiones duae”, riguardanti i Frati Minori, sono contenuti nei codici marciani; mentre sono conservati nell’Archivio municipale de L’Aquila i “Sermones varii” (154 prediche). Morì nel convento de L’Aquila il 27 novembre 1503 e gli fu sempre tributato un culto di beato, sia in Italia che in tutto l’Ordine Francescano. Il culto fu poi confermato da papa Leone XII il 26 marzo 1828. La sua festa si celebra il 27 novembre. |
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venerdì 27 novembre 2015
Santità aquilana.
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